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Molestie sul lavoro: come fare per difendersi e come dimostrarle

Molestie sul lavoro

Quando si può parlare di molestie?

Negli ultimi tempi, come evidenziano con sempre maggiore frequenza i mass media, gli episodi di molestie, soprattutto di stampo sessuale, sono in netto aumento.

Situazioni spiacevoli possono verificarsi in molteplici situazioni, come ad esempio all’interno del contesto lavorativo, oltre che in strada o nel condominio.

Quando si può parlare di molestie? Sostanzialmente, nel momento in cui, a fronte di una condotta inopportuna o di comportamenti immotivati da parte di un aggressore, la vittima avverte fastidio a livello psicologico e delle ripercussioni nella vita privata.

Stress, ansia, agitazione e depressione sono gli scenari maggiormente diffusi tra coloro che subiscono molestie.

Sulla base di quanto sancito all’interno dell’articolo 660 del Codice Penale, chiunque in un luogo aperto al pubblico disturbi per petulanza o per motivazioni biasimevoli altre persone è punito sino a 6 mesi di arresto e al pagamento di un’ammenda di importo pari a 516 euro.

Cosa fare in caso di molestie sul lavoro?

 A fronte di molestie sul posto di lavoro, non mancano gli strumenti che consentono alla vittima di difendersi dai comportamenti inappropriati.

Chi infastidisce in modo improprio una vittima, può commettere illecito penale e, di conseguenza, risulta procedibile d’ufficio.

In questo spiacevole scenario, la vittima può rivolgersi alle autorità competenti, come le Forze dell’Ordine, direttamente presso gli uffici della Procura della Repubblica.

In seguito all’avvio del procedimento penale, sarà l’Autorità competente di turno che si occuperà di chiarire se vi sono eventualmente responsabilità di tipo penale. In questo scenario, occorre sempre allegare la denuncia, contenente le informazioni utili a inchiodare chi compie le molestie sul lavoro.

Elementi come registrazioni di messaggi e di telefonate non fanno altro che rafforzare la posizione della vittima. Quest’ultima ha la facoltà di costituirsi parte civile e di richiedere un risarcimento, qualora il molestatore fosse stato condannato dal punto di vista penale.

A chi rivolgersi e come denunciare?

 Lo step iniziale consiste nel rivolgersi al selezionatore del personale oppure al datore di lavoro. Fondamentale è denunciare i comportamenti inappropriati quanto prima, onde evitare che la situazione degeneri ulteriormente.

Se colpevoli delle molestie fossero i datori di lavoro, la soluzione migliore consiste nel contattare l’Ispettorato del Lavoro, compilando il modulo di turno. Tutto questo sulla base di quanto stabilito all’interno del D.Lgs n.149/2015.

Lasciarsi aiutare nella raccolta delle prove da un’agenzia investigativa con pluriennale esperienza in materia è, di sicuro, una saggia decisione: chi meglio dei professionisti del settore può fornire una documentazione accurata, contenente illegali, discriminazioni, testimonianze dei colleghi di lavoro?

La persona individuata a commettere molestie può essere anche licenziata per giusta causa.

Come dimostrare le molestie sul posto di lavoro

 Provare che ci sono state avances nel contesto lavorativo, non è affatto facile. La raccolta di prove chiare fa la differenza e solo chi lavora nel settore delle investigazioni sa come occorre regolarsi per evitare spiacevoli scenari e di finire vittime di attenzioni erotiche.

Desideri saperne di più sulla raccolta di prove schiaccianti, perché ti senti vittima di molestie indesiderate? Regolati di conseguenza.

Contatta gli investigatori di Fidavo. Toccherà a loro supportarti in questa decisione.

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