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L'investigatore privato nel divorzio: il suo ruolo nelle indagini

L'investigatore privato nel divorzio

Qual è il ruolo dell'investigatore privato nel divorzio? Può svolgere indagini una volta avvenuta la separazione tra due coniugi?

Si tratta di domande molto frequenti tra i non addetti ai lavori, che si rendono conto di come le situazioni e la vita stessa siano in continua evoluzione, in grado di riservare sorprese e imprevisti.

Nelle prossime righe approfondiremo il tema, sempre di grande attualità vista l'alta percentuale di matrimoni finiti male. Metteremo in luce se e come il detective può operare in tale contesto, per quali ragioni richiederne l'intervento e qual è il valore delle prove raccolte davanti al Giudice competente.

L'investigatore privato può indagare per un caso di divorzio?

La risposta è affermativa: il ruolo del detective si rivela decisivo non solo in fase di separazione, ma anche di divorzio.

Condizione necessaria per richiedere il supporto di un'agenzia investigativa è che la procedura di scioglimento del vincolo di matrimonio sia di tipo non congiunto o convertibile in tal senso.

Il divorzio consensuale, infatti, presuppone un accordo da parte degli ex coniugi, anche quando la separazione sia stata giudiziale.

I punti sui quali è fondamentale evitare contrasti riguardano il mantenimento, l'assegnazione della casa coniugale e l'affidamento dei figli, nonché la tutela contro atti persecutori, molestie, minacce e rivendicazioni illegittime.

Nuove regole per il divorzio: posso convertire una procedura giudiziale in consensuale?

Con l'introduzione del cosiddetto rito unico (Decreto Legislativo 149 del 10 ottobre 2022), dal 1 marzo 2023 si ha la possibilità di intentare una causa di divorzio non congiunto fin dalla prima udienza di separazione, se questa non è consensuale. Tuttavia, nulla vieta di richiedere la conversione della procedura in un secondo momento, nel caso in cui si riesca a trovare un accordo con la controparte.

Perché ingaggiare un investigatore privato per un divorzio?

Esistono molti buoni motivi per richiedere i servizi di un detective dopo la sentenza di separazione.

Uno è di ordine economico: un'agenzia investigativa, infatti, può verificare la presenza di entrate occulte, l'inizio di una convivenza con un'altra persona che produca reddito ed eventuali cambiamenti della posizione lavorativa non comunicati.

Quest'ultimo punto riguarda, in modo particolare, chi ha dichiarato di essere disoccupato, di percepire elargizioni statali (ad esempio, il reddito di cittadinanza) o di altro genere, tra cui l'assegno divorzile e la casa coniugale.

Il lavoro di un investigatore privato può portare, in tal caso, a una revisione di accordi e clausole.

Un'altra ragione per affidarti a un'agenzia investigativa è la custodia dei figli minorenni o, nel caso in cui abbiano compiuto 18 anni, con disabilità psico-fisiche o incapaci d'intendere e di volere.

Grazie a indagini accurate e, allo stesso tempo, discrete, il professionista sarà in grado di verificare l'adeguatezza del coniuge nell'esercizio della potestà genitoriale.

Anche il ricorso a minacce, ricatti, molestie e atti persecutori da parte dell'ex marito (o dell'ex moglie) giustifica la stipula di un mandato professionale tra un investigatore e un cliente in procinto di divorziare. In tale situazione, un intervento tempestivo può evitare tragiche conseguenze su di te e sui tuoi figli.

Le prove raccolte sono valide in Tribunale?

Certamente , purché siano rispettate le seguenti condizioni:

    • la prassi sia in linea con le attuali disposizioni di legge, in primis quelle sulla privacy.
    • l'investigatore privato deve possedere una regolare Licenza di Pubblica Sicurezza, rilasciata dalla Prefettura.

Nella stragrande maggioranza dei casi di divorzio non congiunto, al Magistrato competente basta il dossier del detective, corredato dei relativi riscontri.

Tra questi rientrano foto, filmati, audio incisi in presenza, informazioni non vincolate a riservatezza e, limitatamente alle prove documentali, le certificazioni ottenibili da fonti accreditate ad accesso libero.

Talvolta, l'investigatore privato potrebbe essere chiamato dal Giudice in qualità di testimone oculare. Ciò accade quando si configura l'eventualità di una contestazione, da parte del soggetto sul quale è stata fatta un'indagine, del materiale raccolto.

Posso indagare da solo?

Potresti, ma noi ti sconsigliamo vivamente di farlo, soprattutto se non conosci le procedure di routine e le disposizioni in vigore.

Uno dei rischi di chi non fa l'investigatore privato è quello di violare le leggi, quindi di commettere illeciti amministrativi e reati penali, questi ultimi punibili con la reclusione e con sanzioni altissime.

Per evitare un'eventualità del genere, ti invitiamo a contattare un'agenzia investigativa seria, avente una sede fisica regolarmente registrata alla Camera di Commercio. I collaboratori dovranno essere in possesso di una licenza e di tutti i requisiti richiesti per lo svolgimento dell'attività (laurea, certificazione di praticantato, specializzazioni).

Oltre a verificare titoli di studio e attestati, accertati di avvalerti di professionisti operanti in maniera etica e, soprattutto, che ti prospettino subito il livello di fattibilità del percorso, imprevisti inclusi.

Solo in questo modo potrai porre fine a determinate situazioni, senza conseguenze negative in futuro.

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